venerdì 11 maggio 2012

Incontri preparatori Summit 2012: Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'ONU

Giovedì 3 maggio. Eccoci giunti ad un appuntamento per me davvero molto importante in quanto Ministro dell'Ambiente. Tuttavia, incontrare il Rappresentante Permanente Aggiunto Primo Segretario di Legazione dell'ONU è stato, indubbiamente, un onore e un momento di accrescimento per la preparazione di tutta la delegazione.

Alle 16:30, dopo una prima parte di giornata spesa negli Uffici del Ministero dell'Economia e delle Finanze, noi ragazzi della delegazione italiana per il G8 & G20, i ragazzi recluatati per i Summit messicani Y20 e i membri dello staff YAS eravamo già pronti per la nostra nuova avventura. L'appuntamento era in Piazza Morgana a Roma, dove, appunto, hanno sede gli Uffici della Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'ONU. Lasciatemi passare questo piccolo aneddoto non proprio diplomatico o altamente professionale, ma una volta giunti davanti al portone del Palazzo, la prima reazione che ho avuto è stata esclamare: "Che figata!". In fondo, siamo delegati, ma pur sempre ragazzi e questo genere di esperienze non capita certo tutti i giorni. Eppure, la sede della Rappresentanza ONU è molto diversa da altre sedi istituzionali, come ad esempio i Ministeri visitati la mattina e nei giorni precedenti. La struttura è piccola, discreta e allo stesso tempo molto elegante.

Ad accoglierci, come già detto, è Stefano Marguccio, Rappresentante Permanente Aggiunto Primo Segretario di Legazione. L'incontro inizia, come di consueto, con una introduzione di Alberta, la Presidentessa di YAS, che spiega chi siamo e il perchè dell'incontro. Il Console ci illustra subito le funzioni principali e gli obiettivi della Rappresentanza, tra cui emerge, per importanza, la Food Security. Marguccio sottolinea il ruolo che ha l'Italia all'interno dell'ONU sulla sicurezza alimentare, enfatizzando l'importanza di avere a Roma la sede della FAO. Il Console non si è sottratto alle nostre domande, che hanno toccato varie tematiche: dalla governance delle Organizzazioni Internazionali alla situazione geopolitica attuale, dalla food security alla water governance, passando per il lavoro femminile o l'importanza di Internet. Il dibattito è stato molto interessante e si è potuto capire la complessità degli organismi sovranazionali, dove si vanno a scontrare interessi molto diversi.

L'idea maturata nel corso del dibattito e che più ha colpito il mio interesse, è che un'organizzazione come la FAO è come un'impresa privata: ci sono gli azionisti e c'è il management. Le azioni dell'impresa sono segnate dal volere degli shareholders, che da finanziatori hanno molta influenza sul come e quando compiere determinate azioni. In particolare, Marguccio ha sottolineato come l'Italia abbia avuto fin ora un ruolo di mediazione tra i vari "azionisti" e come, persino all'interno della stessa Unione Europea, ci siano interessi molto diversi.

Ed ecco arrivare improvvisamente le 18.30. Due ore che sono scivolate via velocemente, forse anche troppo. Restano tante domande da fare e curiosità ancora da soddisfare. Purtroppo c'è solo il tempo per scattare una foto ricordo prima di andare via a prendere i vari pullman e treni che ci hanno riportato a casa. Siamo una delegazione nazionale, il che comporta qualche difficoltà e sacrificio, ma sono davvero ben ripagati!
Finisce così una lunga giornata iniziata alle 10.30 al Ministero dell’Economia, che ci ha reso le idee un pò più chiare in vista dei prossimi Summit di Berlino e Washington.


Scritto Giuseppe Tomaselli

Edito Marta Castellani

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